Tassi dei mutui in aumento

Come avere le condizioni migliori

Unsplash - Towfiqu barbhuiya

Ormai da un anno stiamo assistendo ad un incremento dei tassi sui mutui che sta in qualche modo scoraggiando chi era in procinto di compiere uno dei passi più importanti della propria vita: acquistare casa per sé e per la propria famiglia.

Oggi scopriamo insieme quanto c’è di vero dietro a questo trend, innescato principalmente dai media generalisti, e quanto invece è frutto di un’interpretazione non corretta o comunque parziale degli eventi.

La parola all’esperto

Per far questo abbiamo deciso di rivolgerci a un esperto del settore della mediazione creditizia, il dott. Stefano Grassi, fondatore di Affida* e partner di Tuscania Real Estate per quanto riguarda le consulenze sul credito, il quale ci ha raccontato quale sarà, secondo la sua esperienza, il trend sui tassi nel prossimo futuro.

I mutui al momento sono in realtà a livelli “normali” … l’anomalia la si aveva viceversa quando erano allo 0% o addirittura anche negativi. È vero che da un anno i tassi stanno aumentando, ma la peculiarità è la velocità con cui lo stanno facendo, piuttosto che il loro valore assoluto.

Siamo arrivati al 4,25%, valore che prima di fermarsi a breve probabilmente aumenterà di 0,25%, raggiungendo sicuramente il 4,50% entro la fine dell’anno, come annunciato da Lagarde.

 

L’idea che ad oggi acquistare una casa tramite mutuo non sia più possibile a causa dei rialzi dei tassi è in realtà un problema di “percezione”, nel senso che siamo passati da una situazione irrealistica e sicuramente temporanea, con i tassi a livello irrisorio, ad una normale, per quanto fastidiosa.

 

Ripeto, non sono stati i valori assoluti alti, quanto la rapidità con la quale si sono alzati ad aver generato preoccupazione e allarme in famiglie e imprese.

 

Quella che in molti casi manca nel consumatore è l’idea di valersi di professionisti nella mediazione creditizia i quali, oltre ad ottenere le condizioni migliori grazie alle convenzioni con le banche, sanno spiegare in modo semplice e chiaro la situazione in modo da tranquillizzare sulla normalità e sostenibilità, nel lungo periodo quale quello di un mutuo, della situazione.

 

Alcuni sono stati inoltre preoccupati da questo dato statistico: nel corso dell’anno le banche hanno erogato una quantità inferiore di mutui rispetto all’anno precedente.

 

Ciò che è stato percepito dai consumatori relativamente a questo dato è stata una ritrosia degli istituti di credito a erogare mutui, aggiungendo un’ulteriore difficoltà e disincentivo psicologico a chi aveva deciso di acquistare casa.


In realtà questo dato è una mera conseguenza della sfiducia delle persone nella situazione attuale e quindi della diminuita richiesta di erogazione dei mutui, unitamente ad un rapporto rata/reddito chiaramente più sfavorevole.

 

Credo, nonostante questo, che comprare una casa nel momento in cui scrivo sia ancora una scelta giusta, anche perché parallelamente sono aumentati mediamente i prezzi dei canoni e acquistare un immobile, oltre a garantire stabilità per il futuro, è anche un’ottima decisione in caso si decidesse di investire per affittare.

 

In ogni caso ritengo che la Bce dovrebbe far diminuire i tassi nel 2024 per attestarsi fino al 3% che, ripeto, non sarebbe un livello di tassi normali ma sarebbe piuttosto un livello basso.

Stefano Grassi, fondatore di Affida

*Affida è una società leader nella mediazione creditizia, partner di Investcorp.

Fondata dal lucchese Stefano Grassi, nel primo trimestre del 2023 ha superato i 430 collaboratori e 40 dipendenti dislocati su tutto il territorio nazionale e in oltre 125 agenzie e sede operativa a Lucca.

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