Comunicare la propria “casa interiore”
Principi, valori e scopi aziendali:
il punto di vista del Marketing
La nostra piattaforma dei servizi “Tuscare” è un ecosistema che ha al proprio interno professionisti di comprovata esperienza nei vari settori afferenti a quello immobiliare. Ciascuno di essi dà quotidianamente un contributo per fare in modo che le persone coinvolte in un’operazione immobiliare siano accompagnate e soddisfatte in ogni propria aspettativa e prospettiva.
Oggi lasciamo la parola ad Andrea Nanni, fondatore della Web Agency Eyeblink e nostro partner per ciò che attiene al marketing e alla comunicazione e che ha curato il nostro recente rebranding.
“Mi piacerebbe parlare di alcuni aspetti che secondo me sono chiave nel mondo della comunicazione e che spesso, ahimè, vengono trascurati dagli operatori del settore.
Molti esperti e aziende di marketing costruiscono le strategie per i propri committenti partendo dallo strumento anziché dal fine. Io ritengo che l’attività di comunicare non possa prescindere, a monte, dal molto più importante concetto di essere.
In altre parole, ritengo che una comunicazione efficace, sia che questa venga realizzata da un ufficio marketing, sia da un esterno, passi necessariamente per l’aver compreso e interiorizzato i principi e valori aziendali, il cosiddetto “sistema di credenze”, che è diverso per ciascun business e lo caratterizza nel profondo.
Il sistema di credenze, per riassumere, riguarda quel complesso valoriale e di scopi che sono propri del soggetto e allo stesso tempo caratterizzano il mercato di riferimento e la nicchia alla quale ci si rivolge.
Molti professionisti della comunicazione, a mio modo di vedere, sbagliano proprio qua, ritenendo il mondo delle agenzie immobiliari un qualcosa di omologato e che soggiace a determinate regole preimpostate e sempre valide.
Ecco, questa è una prospettiva molto diffusa, ma miope: è proprio nei settori ad alta competitività e nei quali gli utenti faticano a percepire differenze sostanziali tra gli operatori, che occorre lavorare su ciò che veramente contraddistingue la singola attività, cioè proprio sul sistema di credenze.
Spazio all’unicità
Quando sono entrato per la prima volta negli uffici di Tuscania Real Estate ho percepito, nei comportamenti dei professionisti, nell’aria che si respirava e nella concreta operatività di ciascun gesto o parola scambiata, un preciso messaggio: professionalità, trasparenza nonché concretezza e flessibilità nell’affrontare le problematiche.
Sono proprio questi i principi che ho da poco iniziato a trasformare in parole, immagini e video.
Il resto, come gli strumenti, le piattaforme, gli aspetti tecnici etc., vengono dopo, sono secondari rispetto al messaggio. Ovvio, vanno saputi padroneggiare ma, e lo dico a costo di essere ridondante, il messaggio viene prima.
Un altro aspetto a volte trascurato dai “comunicatori di professione” è anche la… comunicazione interna.
Veicolare un messaggio valoriale è un’attività talmente, in un certo senso, “intima” che non può esser paragonata al vendere un qualsiasi prodotto generalista.
Viceversa, molte agenzie si pongono proprio in questo modo: forti di una formazione magari anche valida, non ascoltano il committente (“si fa così perché ho studiato così, il professionista sono io etc”…quante volte ho sentito questa frase da altri professionisti e sicuramente risuonerà familiare anche in voi che leggete) e il risultato è un qualcosa che non rappresenta veramente l’azienda.
E sia chiaro: un messaggio che non rappresenta l’azienda non significa “sbagliato a prescindere”, anzi potremmo avere anche qualcosa di stilisticamente apprezzabile.
Tuttavia la comunicazione non è un esercizio di stile; la dissonanza tra quanto comunicato e l’essenza dell’azienda viene percepita dagli utenti anche soltanto a livello inconscio, generando una frizione, una distanza e, in ultima analisi, una perdita di attenzione in un mondo nel quale l’attenzione è la più importante moneta di scambio (siamo nell’era della cosiddetta attention economy: esisto nella misura in cui qualcuno mi dona qualche secondo di attenzione sulle varie piattaforme online).
Un altro aspetto chiave è, una volta “capita” l’azienda, è la capacità di mettere in atto un progetto di comunicazione coordinata, che coinvolga tutte le piattaforme (online e offline) e che abbia come fine ultimo la riconoscibilità del brand.
Mi sveglio la mattina, vedo una particolare combinazione di colori e la prima cosa cui penso è il brand che ha quei colori. Lavo i piatti e le stoviglie urtandosi fra di loro producono un suono che mi riporta al jingle di un altro brand. E via dicendo.
La riconoscibilità del brand non può prescindere un agire coordinato su tutti i livelli. Ed è un altro punto su cui molti cadono, basando la propria attività fossilizzandosi sulle singole piattaforme, perdendo di vista “the larger picture”.
Perché ho detto tutto questo?
Perché oltre ad essere punti imprescindibili e base di partenza per una comunicazione efficace, sono elementi che si ottengono solo con un continuo raffronto tra azienda e marketing.
Fare parte della piattaforma Tuscare, agire quindi in partnership, oltre a darmi un flusso continuo di informazioni (i “contenuti” da comunicare), mi consente di essere sempre allineato sulle direzioni e gli obiettivi aziendali, contingenti e di lungo periodo.
Oltre, aspetto assolutamente da non trascurare, a generare uno spirito di squadra che col normale rapporto “fornitore-cliente” non si instaura. Tipo di rapporto che, con le aziende sempre più consapevoli del proprio messaggio e del mondo della comunicazione, si andrà sempre più estinguendo, con una “seleziona naturale” che farà rimanere sul mercato solo coloro che lavorano con passione, condivisione di obiettivi e lo sguardo sempre puntato al risultato e alla crescita.
Andrea Nanni, fondatore di Eyeblink
*Eyeblink è una Web Agency che da oltre dieci anni supporta aziende, professionisti e associazioni nella loro comunicazione, brand identity e posizionamento. Lavora in partnership con clienti nazionale e internazionali in diversi settori e mercati.
